L’efficacia della psicoterapia cognitiva è dimostrata da numerose ricerche validate a livello internazionale.

Si tratta di un percorso che ha l’obiettivo di comprendere la sofferenza che si manifesta attraverso sintomi come ansia, attacchi di panico, depressione, disturbo ossessivo compulsivo e offrire nuove risorse e strumenti per affrontarla e superarla, migliorare la qualità della vita e la capacità di gestione delle emozioni problematiche attraverso una relazione significativa con il terapeuta.

Lo scopo della consulenza psicologica è aiutare la persona a trovare una maggiore stabilità emotiva e aumentare la conoscenza delle proprie modalità di funzionamento emotivo e cognitivo, portare alla luce automatismi che, messi in atto in modo non consapevole, generano sofferenza. Durante le sedute il terapeuta utilizza il colloquio, la condivisione emotiva e tecniche cognitivo-comportamentali di approccio al sintomo e guida il paziente verso una maggiore consapevolezza di sé, del proprio modo di fare esperienza nel mondo, di costruzione e gestione delle relazioni affettive.

In questo contesto i disturbi d’ansia, la depressione, i disturbi sessuali sono sintomi carichi di significato che vanno collocati e compresi all’interno della storia di vita del paziente e delle sue relazioni. Il terapeuta accompagna la persona in questo cammino di consapevolezza con l’obiettivo di ritrovare un nuovo equilibrio psicofisico.

La scelta di intraprendere una psicoterapia può esere preceduta da una valutazione psicodiagnostica: la psicodiagnosi è la valutazione della personalità e della psicopatologia del paziente effettuata attraverso la somministrazione di test di personallità, il colloquio clinico anamnestico, la raccolta della storia di vita, delle problematiche attuali e dei sintomi riferiti dal paziente.

Il percorso psicodiagnostico generalmente viene svolto in tre-quattro sedute e prevede un incontro finale di restituzione del quadro diagnostico e delle indicazioni terapeutiche.